Odontoiatria Conservativa
L’odontoiatria conservativa è quella branca dell’odontoiatria restaurativa specializzata nella cura dei denti cariati, nella loro eliminazione, in quelle relative alla chiusura delle cavità risultanti dal deterioramento dello smalto e della dentina cariata, tramite l’utilizzo di appositi materiali, strumenti e metodologie.
Cos’è la carie?
La carie è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente (smalto, dentina) su base batterica, che origina dalla superficie e procede in profondità, fino alla polpa dentale. A causarla sono i comuni microrganismi presenti nel cavo orale, principalmente quelli adesi al dente nella forma di placca batterica, che se non mantenuti sotto controllo attraverso le comuni pratiche di igiene orale, o nel caso di abbassamento delle difese immunitarie, riescono a dissolvere la matrice minerale e organica che costituisce il dente, creando lesioni cavitate. Il sintomo principale è il dolore, che compare però spesso solo quando il processo è sceso molto in profondità, interessando l’organo pulpare (pulpite). Il trattamento prevede l’asportazione del tessuto infetto e la sua sostituzione con materiale adatto (odontoiatria conservativa), e, nel caso di coinvolgimento pulpare avanzato, l’asportazione del tessuto pulpare e la sua sostituzione (endodonzia).
Le condizioni generali che aumentano il rischio di carie sono:
- le alterazioni del flusso salivare, sia quelle di tipo quantitativo (in genere il flusso salivare medio è compreso tra i 600 e i 700 ml al giorno) sia quelle di tipo qualitativo (pH, alterazione delle concentrazioni dei componenti della saliva). La saliva combatte la carie tamponando l’acidità della bocca, e ha funzione sia microbicida che immunitaria.
- arcata dentaria disarmonica (denti storti), che facilita la formazione della placca cariogena rendendone difficile la rimozione.
- cattive abitudini alimentari, ossia i frequenti spuntini, o l’eccessivo consumo di cibi dolci, aumentano il rischio di carie. Gli zuccheri semplici e quelli più appiccicosi sono i più cariogeni. La frequenza elevata di assunzione di zuccheri mantiene un pH della bocca acido, e la demineralizzazione è continua. Per prevenire questo, occorre lavare i denti -preferibilmente mezz’ora dopo ogni pasto, in quanto nei primi minuti dopo l’assunzione del cibo l’alto livello di acidità della bocca predispone ad una demineralizzazione superficiale che combinata allo spazzolamento può col tempo causare erosioni chimiche.