Filo interdentale: a cosa serve e come si usa
Che cos’è il filo interdentale?
Nell’ambito della prevenzione a carie ed infezioni del cavo orale, il filo interdentale ha un ruolo determinante nel rimuovere in profondità i residui di cibo e lo strato colloso di placca incuneato fra i denti.
Il filo interdentale va sempre utilizzato assieme allo spazzolino da denti e al collutorio.
Quando va utilizzato?
Noi della Clinica Michielan a Martellago, consigliamo di utilizzare il filo interdentale quotidianamente. Prima o dopo lo spazzolino non assume un’importanza cruciale, quello che però è fondamentale e la metodologia corretta nell’uso.
Come si usa?
Di seguito sono riportate per punti le principali regole per un utilizzo impeccabile del filo interdentale:
- Tagliare un segmento di filo interdentale (aiutandosi con l’apposita lima inserita nel contenitore del rocchetto) della lunghezza di 30-40 cm
- Avvolgere entrambe le estremità del filo interdentale attorno al dito medio (si consigliano due giri), afferrando il filo teso con i pollici e gli indici
- Premere delicatamente il filo sulla sottile fessura interdentale, avendo cura di tenerlo teso e ben saldo
- Successivamente, abbracciare il dente con il filo formando una sorta di C. Far scivolare il filo verso il basso (verso l’estremità della corona del dente), imprimendo sempre un certo attrito fino a pulire il dente anche al di sotto del margine gengivale. Così facendo, il filo interdentale agisce come una lama, “tagliando” e rimuovendo la placca. Il movimento dev’essere deciso ma nel contempo delicato per evitare di lesionare od irritare la gengiva. Ricordiamo, inoltre, che ogni volta che s’inserisce il filo in uno spazio interdentale, le superfici da pulire sono due; pertanto, è necessario passare il filo in entrambe le parti.
- Ogni qualvolta si estrae il filo per pulire il dente successivo, è indispensabile utilizzare una parte pulita del nastro.
- Ripetere la procedura in tutti i denti. Si suggerisce di iniziare a passare il filo interdentale a partire dai denti posteriori, terminando con i molari del lato opposto.
- I denti posteriori (primi e secondi molari e, se presenti, denti del giudizio) possono causare qualche difficoltà durante l’igiene con il filo interdentale. Nel caso la pulizia fosse particolarmente complicata a causa, per esempio, di affollamento dentale o denti storti, è possibile ricorrere all’ausilio di strumenti differenti – come le forcelle tendifilo od il filo interdentale vibrante – che permettono di facilitare la manovra.
Al termine di queste operazioni, consigliamo di sciacquare abbondantemente la bocca con il collutorio, meglio se accompagnato dal fluoro.
Utilizzo inadeguato
Un frettoloso utilizzo del filo interdentale, è altrettanto imprudente non solo perché lo sporco imprigionato tra i denti non viene efficacemente rimosso, ma anche perché si corre il rischio di infiammare o lesionare le gengive.
Indicazioni e controindicazioni
L’utilizzo del filo interdentale è sconsigliato nel periodo immediatamente successivo all’estrazione di un dente: nei primi 5-7 giorni conseguenti all’intervento, infatti, la zona in cui è stato rimosso il dente è particolarmente sensibile, gonfia e dolente.